1

Poiché molti han posto mano a stendere un racconto degli avvenimenti successi tra di noi
come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni fin da principio e divennero ministri della parola
così ho deciso anch'io di fare ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi e di scriverne per te un resoconto ordinato, illustre Teòfilo
perché ti possa rendere conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto
Al tempo di Erode, re della Giudea, c'era un sacerdote chiamato Zaccaria, della classe di Abìa, e aveva in moglie una discendente di Aronne chiamata Elisabetta
Erano giusti davanti a Dio, osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore
Ma non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni
Mentre Zaccaria officiava davanti al Signore nel turno della sua classe
secondo l'usanza del servizio sacerdotale, gli toccò in sorte di entrare nel tempio per fare l'offerta dell'incenso
Tutta l'assemblea del popolo pregava fuori nell'ora dell'incenso
Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell'altare dell'incenso
Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore
Ma l'angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni
Avrai gioia ed esultanza e molti si rallegreranno della sua nascita
poiché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madr
e ricondurrà molti figli d'Israele al Signore loro Dio
Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto»
Zaccaria disse all'angelo: «Come posso conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanzata negli anni»
L'angelo gli rispose: «Io sono Gabriele che sto al cospetto di Dio e sono stato mandato a portarti questo lieto annunzio
Ed ecco, sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, le quali si adempiranno a loro tempo»
Intanto il popolo stava in attesa di Zaccaria, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio
Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto
Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa
Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva
«Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna tra gli uomini»
Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret
a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria
Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te»
A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto
L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio
Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù
Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padr
e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine»
Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo»
Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio
Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile
nulla è impossibile a Dio»
Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei
In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda
Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta
Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Sant
ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo
A che debbo che la madre del mio Signore venga a me
Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo
E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore»
Allora Maria disse
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore
perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suo nome
di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono
Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore
ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili
ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi
Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia
come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre»
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua
Per Elisabetta intanto si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio
I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato in lei la sua misericordia, e si rallegravano con lei
All'ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria
Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni»
Le dissero: «Non c'è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome»
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse
Egli chiese una tavoletta, e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati
In quel medesimo istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose
Coloro che le udivano, le serbavano in cuor loro: «Che sarà mai questo bambino?» si dicevano. Davvero la mano del Signore stava con lui
Zaccaria, suo padre, fu pieno di Spirito Santo, e profetò dicendo
«Benedetto il Signore Dio d'Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo
e ha suscitato per noi una salvezza potente nella casa di Davide, suo servo
come aveva promesso per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo
salvezza dai nostri nemici, e dalle mani di quanti ci odiano
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri e si è ricordato della sua santa alleanza
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre
di concederci, liberati dalle mani dei nemici, di servirlo senza timore
in santità e giustizia al suo cospetto, per tutti i nostri giorni
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati
grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorg
per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell'ombra della morte e dirigere i nostri passi sulla via della pace»
Il fanciullo cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele

2

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra
Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio
Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città
Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme
per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta
Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto
Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo
C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge
Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento
ma l'angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo
oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore
Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia»
E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama»
Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: «Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere»
Andarono dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia
E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro
Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano
Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore
I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro
Quando furon passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima di essere concepito nel grembo della madre
Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore
come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore
e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore
Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d'Israele
lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore
Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge
lo prese tra le braccia e benedisse Dio
«Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola
perché i miei occhi han visto la tua salvezza
preparata da te davanti a tutti i popoli
luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele»
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui
Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizion
perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima»
C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto col marito sette anni dal tempo in cui era ragazza
era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere
Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme
Quando ebbero tutto compiuto secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nazaret
Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era sopra di lui
I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua
Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l'usanza
ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero
Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti
non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava
E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte
Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo»
Ed egli rispose: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?»
Ma essi non compresero le sue parole
Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore
E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini

3

Nell'anno decimoquinto dell'impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell'Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetrarca dell'Abilène
sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio scese su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto
Ed egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati
com'è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri
Ogni burrone sia riempito, ogni monte e ogni colle sia abbassato; i passi tortuosi siano diritti; i luoghi impervi spianati
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio
Diceva dunque alle folle che andavano a farsi battezzare da lui: «Razza di vipere, chi vi ha insegnato a sfuggire all'ira imminente
Fate dunque opere degne della conversione e non cominciate a dire in voi stessi: Abbiamo Abramo per padre! Perché io vi dico che Dio può far nascere figli ad Abramo anche da queste pietre
Anzi, la scure è gia posta alla radice degli alberi; ogni albero che non porta buon frutto, sarà tagliato e buttato nel fuoco»
Le folle lo interrogavano: «Che cosa dobbiamo fare?»
Rispondeva: «Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto»
Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare, e gli chiesero: «Maestro, che dobbiamo fare?»
Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato»
Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi che dobbiamo fare?». Rispose: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno, contentatevi delle vostre paghe»
Poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo
Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco
Egli ha in mano il ventilabro per ripulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel granaio; ma la pula, la brucerà con fuoco inestinguibile»
Con molte altre esortazioni annunziava al popolo la buona novella
Ma il tetrarca Erode, biasimato da lui a causa di Erodìade, moglie di suo fratello, e per tutte le scelleratezze che aveva commesso
aggiunse alle altre anche questa: fece rinchiudere Giovanni in prigione
Quando tutto il popolo fu battezzato e mentre Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si apr
e scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal cielo: «Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto»
Gesù quando incominciò il suo ministero aveva circa trent'anni ed era figlio, come si credeva, di Giuseppe, figlio di Eli
figlio di Mattàt, figlio di Levi, figlio di Melchi, figlio di Innài, figlio di Giuseppe
figlio di Mattatìa, figlio di Amos, figlio di Naum, figlio di Esli, figlio di Naggài
figlio di Maat, figlio di Mattatìa, figlio di Semèin, figlio di Iosek, figlio di Ioda
figlio di Ioanan, figlio di Resa, figlio di Zorobabèle, figlio di Salatiel, figlio di Neri
figlio di Melchi, figlio di Addi, figlio di Cosam, figlio di Elmadàm, figlio di Er
figlio di Gesù, figlio di Elièzer, figlio di Iorim, figlio di Mattàt, figlio di Levi
figlio di Simeone, figlio di Giuda, figlio di Giuseppe, figlio di Ionam, figlio di Eliacim
figlio di Melèa, figlio di Menna, figlio di Mattatà, figlio di Natàm, figlio di Davide
figlio di Iesse, figlio di Obed, figlio di Booz, figlio di Sala, figlio di Naàsson
figlio di Aminadàb, figlio di Admin, figlio di Arni, figlio di Esrom, figlio di Fares, figlio di Giuda
figlio di Giacobbe, figlio di Isacco, figlio di Abramo, figlio di Tare, figlio di Nacor
figlio di Seruk, figlio di Ragau, figlio di Falek, figlio di Eber, figlio di Sala
figlio di Cainam, figlio di Arfàcsad, figlio di Sem, figlio di Noè, figlio di Lamech
figlio di Matusalemme, figlio di Enoch, figlio di Iaret, figlio di Malleèl, figlio di Cainam
figlio di Enos, figlio di Set, figlio di Adamo, figlio di Dio

4

Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel desert
dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni; ma quando furono terminati ebbe fame
Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, dì a questa pietra che diventi pane»
Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo»
Il diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse
«Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio
Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo»
Gesù gli rispose: «Sta scritto: Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai»
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul pinnacolo del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, buttati giù
sta scritto infatti: perché essi ti custodiscano
e anche: perché il tuo piede non inciampi in una pietra»
Gesù gli rispose: «E' stato detto: Non tenterai il Signore Dio tuo»
Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione, il diavolo si allontanò da lui per ritornare al tempo fissato
Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse in tutta la regione
Insegnava nelle loro sinagoghe e tutti ne facevano grandi lodi
Si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere
Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto
Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi
e predicare un anno di grazia del Signore
Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui
Allora cominciò a dire: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi»
Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è il figlio di Giuseppe?»
Ma egli rispose: «Di certo voi mi citerete il proverbio: Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafarnao, fàllo anche qui, nella tua patria!»
Poi aggiunse: «Nessun profeta è bene accetto in patria
Vi dico anche: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese
ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in Sarepta di Sidone
C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo, ma nessuno di loro fu risanato se non Naaman, il Siro»
All'udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno
si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio
Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò
Poi discese a Cafarnao, una città della Galilea, e al sabato ammaestrava la gente
Rimanevano colpiti dal suo insegnamento, perché parlava con autorità
Nella sinagoga c'era un uomo con un demonio immondo e cominciò a gridare forte
«Basta! Che abbiamo a che fare con te, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? So bene chi sei: il Santo di Dio!»
Gesù gli intimò: «Taci, esci da costui!». E il demonio, gettatolo a terra in mezzo alla gente, uscì da lui, senza fargli alcun male
Tutti furono presi da paura e si dicevano l'un l'altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti immondi ed essi se ne vanno?»
E si diffondeva la fama di lui in tutta la regione
Uscito dalla sinagoga entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei
Chinatosi su di lei, intimò alla febbre, e la febbre la lasciò. Levatasi all'istante, la donna cominciò a servirli
Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi colpiti da mali di ogni genere li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva
Da molti uscivano demòni gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era il Cristo
Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e volevano trattenerlo perché non se ne andasse via da loro
Egli però disse: «Bisogna che io annunzi il regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato»
E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea

5

Un giorno, mentre, levato in piedi, stava presso il lago di Genèsare
e la folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di Dio, vide due barche ormeggiate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti
Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle dalla barca
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e calate le reti per la pesca»
Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti»
E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano
Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche al punto che quasi affondavano
Al veder questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontanati da me che sono un peccatore»
Grande stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme con lui per la pesca che avevano fatto
così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini»
Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono
Un giorno Gesù si trovava in una città e un uomo coperto di lebbra lo vide e gli si gettò ai piedi pregandolo: «Signore, se vuoi, puoi sanarmi»
Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii risanato!». E subito la lebbra scomparve da lui
Gli ingiunse di non dirlo a nessuno: «Và, mostrati al sacerdote e fà l'offerta per la tua purificazione, come ha ordinato Mosè, perché serva di testimonianza per essi»
La sua fama si diffondeva ancor più; folle numerose venivano per ascoltarlo e farsi guarire dalle loro infermità
Ma Gesù si ritirava in luoghi solitari a pregare
Un giorno sedeva insegnando. Sedevano là anche farisei e dottori della legge, venuti da ogni villaggio della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni
Ed ecco alcuni uomini, portando sopra un letto un paralitico, cercavano di farlo passare e metterlo davanti a lui
Non trovando da qual parte introdurlo a causa della folla, salirono sul tetto e lo calarono attraverso le tegole con il lettuccio davanti a Gesù, nel mezzo della stanza
Veduta la loro fede, disse: «Uomo, i tuoi peccati ti sono rimessi»
Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere dicendo: «Chi è costui che pronuncia bestemmie? Chi può rimettere i peccati, se non Dio soltanto?»
Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Che cosa andate ragionando nei vostri cuori
Che cosa è più facile, dire: Ti sono rimessi i tuoi peccati, o dire: Alzati e cammina
Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati: io ti dico - esclamò rivolto al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e và a casa tua»
Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e si avviò verso casa glorificando Dio
Tutti rimasero stupiti e levavano lode a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose»
Dopo ciò egli uscì e vide un pubblicano di nome Levi seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!»
Egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì
Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C'era una folla di pubblicani e d'altra gente seduta con loro a tavola
I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori?»
Gesù rispose: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati
io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a convertirsi»
Allora gli dissero: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno orazioni; così pure i discepoli dei farisei; invece i tuoi mangiano e bevono!»
Gesù rispose: «Potete far digiunare gli invitati a nozze, mentre lo sposo è con loro
Verranno però i giorni in cui lo sposo sarà strappato da loro; allora, in quei giorni, digiuneranno»
Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per attaccarlo a un vestito vecchio; altrimenti egli strappa il nuovo, e la toppa presa dal nuovo non si adatta al vecchio
E nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spacca gli otri, si versa fuori e gli otri vanno perduti
Il vino nuovo bisogna metterlo in otri nuovi
Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: Il vecchio è buono!»

6

Un giorno di sabato passava attraverso campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani
Alcuni farisei dissero: «Perché fate ciò che non è permesso di sabato?»
Gesù rispose: «Allora non avete mai letto ciò che fece Davide, quando ebbe fame lui e i suoi compagni
Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell'offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non fosse lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?»
E diceva loro: «Il Figlio dell'uomo è signore del sabato»
Un altro sabato egli entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. Ora c'era là un uomo, che aveva la mano destra inaridita
Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva di sabato, allo scopo di trovare un capo di accusa contro di lui
Ma Gesù era a conoscenza dei loro pensieri e disse all'uomo che aveva la mano inaridita: «Alzati e mettiti nel mezzo!». L'uomo, alzatosi, si mise nel punto indicato
Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: E' lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o perderla?»
E volgendo tutt'intorno lo sguardo su di loro, disse all'uomo: «Stendi la mano!». Egli lo fece e la mano guarì
Ma essi furono pieni di rabbia e discutevano fra di loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù
In quei giorni Gesù se ne andò sulla montagna a pregare e passò la notte in orazione
Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede il nome di apostoli
Simone, che chiamò anche Pietro, Andrea suo fratello, Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo
Matteo, Tommaso, Giacomo d'Alfeo, Simone soprannominato Zelota
Giuda di Giacomo e Giuda Iscariota, che fu il traditore
Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone
che erano venuti per ascoltarlo ed esser guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti immondi, venivano guariti
Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che sanava tutti
Alzati gli occhi verso i suoi discepoli, Gesù diceva: «Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio
Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi che ora piangete, perché riderete
Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v'insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'uomo
Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti
Ma guai a voi, ricchi, perché avete gia la vostra consolazione
Guai a voi che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi che ora ridete, perché sarete afflitti e piangerete
Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti
Ma a voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano
benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano
A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l'altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica
Dà a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo
Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro
Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso
E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso
E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto
Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell'Altissimo; perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi
Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato
date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio»
Disse loro anche una parabola: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutt'e due in una buca
Il discepolo non è da più del maestro; ma ognuno ben preparato sarà come il suo maestro
Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non t'accorgi della trave che è nel tuo
Come puoi dire al tuo fratello: Permetti che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio, e tu non vedi la trave che è nel tuo? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e allora potrai vederci bene nel togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello
Non c'è albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo che faccia frutti buoni
Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva da un rovo
L'uomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore; l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male, perché la bocca parla dalla pienezza del cuore
Perché mi chiamate: Signore, Signore, e poi non fate ciò che dico
Chi viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile
è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sopra la roccia. Venuta la piena, il fiume irruppe contro quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene
Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la rovina di quella casa fu grande»

7

Quando ebbe terminato di rivolgere tutte queste parole al popolo che stava in ascolto, entrò in Cafarnao
Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l'aveva molto caro
Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo
Costoro giunti da Gesù lo pregavano con insistenza: «Egli merita che tu gli faccia questa grazia, dicevano
perché ama il nostro popolo, ed è stato lui a costruirci la sinagoga»
Gesù si incamminò con loro. Non era ormai molto distante dalla casa quando il centurione mandò alcuni amici a dirgli: «Signore, non stare a disturbarti, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto
per questo non mi sono neanche ritenuto degno di venire da te, ma comanda con una parola e il mio servo sarà guarito
Anch'io infatti sono uomo sottoposto a un'autorità, e ho sotto di me dei soldati; e dico all'uno: Và ed egli va, e a un altro: Vieni, ed egli viene, e al mio servo: Fà questo, ed egli lo fa»
All'udire questo Gesù restò ammirato e rivolgendosi alla folla che lo seguiva disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!»
E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito
In seguito si recò in una città chiamata Naim e facevano la strada con lui i discepoli e grande folla
Quando fu vicino alla porta della città, ecco che veniva portato al sepolcro un morto, figlio unico di madre vedova; e molta gente della città era con lei
Vedendola, il Signore ne ebbe compassione e le disse: «Non piangere!»
E accostatosi toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Giovinetto, dico a te, alzati!»
Il morto si levò a sedere e incominciò a parlare. Ed egli lo diede alla madre
Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi e Dio ha visitato il suo popolo»
La fama di questi fatti si diffuse in tutta la Giudea e per tutta la regione
Anche Giovanni fu informato dai suoi discepoli di tutti questi avvenimenti. Giovanni chiamò due di ess
e li mandò a dire al Signore: «Sei tu colui che viene, o dobbiamo aspettare un altro?»
Venuti da lui, quegli uomini dissero: «Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: Sei tu colui che viene o dobbiamo aspettare un altro?»
In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi
Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi vengono sanati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunziata la buona novella
E beato è chiunque non sarà scandalizzato di me!»
Quando gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù cominciò a dire alla folla riguardo a Giovanni: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento
E allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano vesti sontuose e vivono nella lussuria stanno nei palazzi dei re
Allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, e più che un profeta
Egli è colui del quale sta scritto: egli preparerà la via davanti a te
Io vi dico, tra i nati di donna non c'è nessuno più grande di Giovanni, e il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui
Tutto il popolo che lo ha ascoltato, e anche i pubblicani, hanno riconosciuto la giustizia di Dio ricevendo il battesimo di Giovanni
Ma i farisei e i dottori della legge non facendosi battezzare da lui hanno reso vano per loro il disegno di Dio
A chi dunque paragonerò gli uomini di questa generazione, a chi sono simili
Sono simili a quei bambini che stando in piazza gridano gli uni agli altri: vi abbiamo cantato un lamento e non avete pianto
E' venuto infatti Giovanni il Battista che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: Ha un demonio
E' venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve, e voi dite: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori
Ma alla sapienza è stata resa giustizia da tutti i suoi figli»
Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola
Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato
e fermatasi dietro si rannicchiò piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato
A quella vista il fariseo che l'aveva invitato pensò tra sé. «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatrice»
Gesù allora gli disse: «Simone, ho una cosa da dirti». Ed egli: «Maestro, dì pure»
«Un creditore aveva due debitori: l'uno gli doveva cinquecento denari, l'altro cinquanta
Non avendo essi da restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più?»
Simone rispose: «Suppongo quello a cui ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene»
E volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m'hai dato l'acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli
Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi
Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi
Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco»
Poi disse a lei: «Ti sono perdonati i tuoi peccati»
Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è quest'uomo che perdona anche i peccati?»
Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; và in pace!»

8

In seguito egli se ne andava per le città e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella del regno di Dio
C'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala, dalla quale erano usciti sette demòni
Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni
Poiché una gran folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, disse con una parabola
«Il seminatore uscì a seminare la sua semente. Mentre seminava, parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la divorarono
Un'altra parte cadde sulla pietra e appena germogliata inaridì per mancanza di umidità
Un'altra cadde in mezzo alle spine e le spine, cresciute insieme con essa, la soffocarono
Un'altra cadde sulla terra buona, germogliò e fruttò cento volte tanto». Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per intendere, intenda!»
I suoi discepoli lo interrogarono sul significato della parabola
Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo in parabole, perché e udendo non intendano
Il significato della parabola è questo: Il seme è la parola di Dio
I semi caduti lungo la strada sono coloro che l'hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la parola dai loro cuori, perché non credano e così siano salvati
Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, accolgono con gioia la parola, ma non hanno radice; credono per un certo tempo, ma nell'ora della tentazione vengono meno
Il seme caduto in mezzo alle spine sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano sopraffare dalle preoccupazioni, dalla ricchezza e dai piaceri della vita e non giungono a maturazione
Il seme caduto sulla terra buona sono coloro che, dopo aver ascoltato la parola con cuore buono e perfetto, la custodiscono e producono frutto con la loro perseveranza
Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la pone sotto un letto; la pone invece su un lampadario, perché chi entra veda la luce
Non c'è nulla di nascosto che non debba essere manifestato, nulla di segreto che non debba essere conosciuto e venire in piena luce
Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha sarà dato, ma a chi non ha sarà tolto anche ciò che crede di avere»
Un giorno andarono a trovarlo la madre e i fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla
Gli fu annunziato: «Tua madre e i tuoi fratelli sono qui fuori e desiderano vederti»
Ma egli rispose: «Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica»
Un giorno salì su una barca con i suoi discepoli e disse: «Passiamo all'altra riva del lago». Presero il largo
Ora, mentre navigavano, egli si addormentò. Un turbine di vento si abbattè sul lago, imbarcavano acqua ed erano in pericolo
Accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: «Maestro, maestro, siamo perduti!». E lui, destatosi, sgridò il vento e i flutti minacciosi; essi cessarono e si fece bonaccia
Allora disse loro: «Dov'è la vostra fede?». Essi intimoriti e meravigliati si dicevano l'un l'altro: «Chi è dunque costui che dà ordini ai venti e all'acqua e gli obbediscono?»
Approdarono nella regione dei Gerasèni, che sta di fronte alla Galilea
Era appena sceso a terra, quando gli venne incontro un uomo della città posseduto dai demòni. Da molto tempo non portava vestiti, né abitava in casa, ma nei sepolcri
Alla vista di Gesù gli si gettò ai piedi urlando e disse a gran voce: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non tormentarmi!»
Gesù infatti stava ordinando allo spirito immondo di uscire da quell'uomo. Molte volte infatti s'era impossessato di lui; allora lo legavano con catene e lo custodivano in ceppi, ma egli spezzava i legami e veniva spinto dal demonio in luoghi deserti
Gesù gli domandò: «Qual è il tuo nome?». Rispose: «Legione», perché molti demòni erano entrati in lui
E lo supplicavano che non ordinasse loro di andarsene nell'abisso
Vi era là un numeroso branco di porci che pascolavano sul monte. Lo pregarono che concedesse loro di entrare nei porci; ed egli lo permise
I demòni uscirono dall'uomo ed entrarono nei porci e quel branco corse a gettarsi a precipizio dalla rupe nel lago e annegò
Quando videro ciò che era accaduto, i mandriani fuggirono e portarono la notizia nella città e nei villaggi
La gente uscì per vedere l'accaduto, arrivarono da Gesù e trovarono l'uomo dal quale erano usciti i demòni vestito e sano di mente, che sedeva ai piedi di Gesù; e furono presi da spavento
Quelli che erano stati spettatori riferirono come l'indemoniato era stato guarito
Allora tutta la popolazione del territorio dei Gerasèni gli chiese che si allontanasse da loro, perché avevano molta paura. Gesù, salito su una barca, tornò indietro
L'uomo dal quale erano usciti i demòni gli chiese di restare con lui, ma egli lo congedò dicendo
«Torna a casa tua e racconta quello che Dio ti ha fatto». L'uomo se ne andò, proclamando per tutta la città quello che Gesù gli aveva fatto
Al suo ritorno, Gesù fu accolto dalla folla, poiché tutti erano in attesa di lui
Ed ecco venne un uomo di nome Giairo, che era capo della sinagoga: gettatosi ai piedi di Gesù, lo pregava di recarsi a casa sua
perché aveva un'unica figlia, di circa dodici anni, che stava per morire. Durante il cammino, le folle gli si accalcavano attorno
Una donna che soffriva di emorragia da dodici anni, e che nessuno era riuscito a guarire
gli si avvicinò alle spalle e gli toccò il lembo del mantello e subito il flusso di sangue si arrestò
Gesù disse: «Chi mi ha toccato?». Mentre tutti negavano, Pietro disse: «Maestro, la folla ti stringe da ogni parte e ti schiaccia»
Ma Gesù disse: «Qualcuno mi ha toccato. Ho sentito che una forza è uscita da me»
Allora la donna, vedendo che non poteva rimanere nascosta, si fece avanti tremando e, gettatasi ai suoi piedi, dichiarò davanti a tutto il popolo il motivo per cui l'aveva toccato, e come era stata subito guarita
Egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata, và in pace!»
Stava ancora parlando quando venne uno della casa del capo della sinagoga a dirgli: «Tua figlia è morta, non disturbare più il maestro»
Ma Gesù che aveva udito rispose: «Non temere, soltanto abbi fede e sarà salvata»
Giunto alla casa, non lasciò entrare nessuno con sé, all'infuori di Pietro, Giovanni e Giacomo e il padre e la madre della fanciulla
Tutti piangevano e facevano il lamento su di lei. Gesù disse: «Non piangete, perché non è morta, ma dorme»
Essi lo deridevano, sapendo che era morta
ma egli, prendendole la mano, disse ad alta voce: «Fanciulla, alzati!»
Il suo spirito ritornò in lei ed ella si alzò all'istante. Egli ordinò di darle da mangiare
I genitori ne furono sbalorditi, ma egli raccomandò loro di non raccontare a nessuno ciò che era accaduto

9

Egli allora chiamò a sé i Dodici e diede loro potere e autorità su tutti i demòni e di curare le malattie
E li mandò ad annunziare il regno di Dio e a guarire gli infermi
Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né bisaccia, né pane, né denaro, né due tuniche per ciascuno
In qualunque casa entriate, là rimanete e di là poi riprendete il cammino
Quanto a coloro che non vi accolgono, nell'uscire dalla loro città, scuotete la polvere dai vostri piedi, a testimonianza contro di essi»
Allora essi partirono e giravano di villaggio in villaggio, annunziando dovunque la buona novella e operando guarigioni
Intanto il tetrarca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risuscitato dai morti»
altri: «E' apparso Elia», e altri ancora: «E' risorto uno degli antichi profeti»
Ma Erode diceva: «Giovanni l'ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire tali cose?». E cercava di vederlo
Al loro ritorno, gli apostoli raccontarono a Gesù tutto quello che avevano fatto. Allora li prese con sé e si ritirò verso una città chiamata Betsàida
Ma le folle lo seppero e lo seguirono. Egli le accolse e prese a parlar loro del regno di Dio e a guarire quanti avevan bisogno di cure
Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla, perché vada nei villaggi e nelle campagne dintorno per alloggiare e trovar cibo, poiché qui siamo in una zona deserta»
Gesù disse loro: «Dategli voi stessi da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente»
C'erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai discepoli: «Fateli sedere per gruppi di cinquanta»
Così fecero e li invitarono a sedersi tutti quanti
Allora egli prese i cinque pani e i due pesci e, levati gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero alla folla
Tutti mangiarono e si saziarono e delle parti loro avanzate furono portate via dodici ceste
Un giorno, mentre Gesù si trovava in un luogo appartato a pregare e i discepoli erano con lui, pose loro questa domanda: «Chi sono io secondo la gente?»
Essi risposero: «Per alcuni Giovanni il Battista, per altri Elia, per altri uno degli antichi profeti che è risorto»
Allora domandò: «Ma voi chi dite che io sia?». Pietro, prendendo la parola, rispose: «Il Cristo di Dio»
Egli allora ordinò loro severamente di non riferirlo a nessuno
«Il Figlio dell'uomo, disse, deve soffrire molto, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere il terzo giorno»
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua
Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà
Che giova all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi si perde o rovina se stesso
Chi si vergognerà di me e delle mie parole, di lui si vergognerà il Figlio dell'uomo, quando verrà nella gloria sua e del Padre e degli angeli santi
In verità vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non morranno prima di aver visto il regno di Dio»
Circa otto giorni dopo questi discorsi, prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare
E, mentre pregava, il suo volto cambiò d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante
Ed ecco due uomini parlavano con lui: erano Mosè ed Elia
apparsi nella loro gloria, e parlavano della sua dipartita che avrebbe portato a compimento a Gerusalemme
Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; tuttavia restarono svegli e videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui
Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi stare qui. Facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli non sapeva quel che diceva
Mentre parlava così, venne una nube e li avvolse; all'entrare in quella nube, ebbero paura
E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo»
Appena la voce cessò, Gesù restò solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto
Il giorno seguente, quando furon discesi dal monte, una gran folla gli venne incontro
A un tratto dalla folla un uomo si mise a gridare: «Maestro, ti prego di volgere lo sguardo a mio figlio, perché è l'unico che ho
Ecco, uno spirito lo afferra e subito egli grida, lo scuote ed egli dà schiuma e solo a fatica se ne allontana lasciandolo sfinito
Ho pregato i tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti»
Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa, fino a quando sarò con voi e vi sopporterò? Conducimi qui tuo figlio»
Mentre questi si avvicinava, il demonio lo gettò per terra agitandolo con convulsioni. Gesù minacciò lo spirito immondo, risanò il fanciullo e lo consegnò a suo padre
E tutti furono stupiti per la grandezza di Dio. discepoli
«Mettetevi bene in mente queste parole: Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato in mano degli uomini»
Ma essi non comprendevano questa frase; per loro restava così misteriosa che non ne comprendevano il senso e avevano paura a rivolgergli domande su tale argomento
Frattanto sorse una discussione tra loro, chi di essi fosse il più grande
Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un fanciullo, se lo mise vicino e disse
«Chi accoglie questo fanciullo nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Poiché chi è il più piccolo tra tutti voi, questi è grande»
Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto un tale che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non è con noi tra i tuoi seguaci»
Ma Gesù gli rispose: «Non glielo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi»
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal mondo, si diresse decisamente verso Gerusalemm
e mandò avanti dei messaggeri. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per fare i preparativi per lui
Ma essi non vollero riceverlo, perché era diretto verso Gerusalemme
Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?»
Ma Gesù si voltò e li rimproverò
E si avviarono verso un altro villaggio
Mentre andavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada»
Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo»
A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, concedimi di andare a seppellire prima mio padre»
Gesù replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu và e annunzia il regno di Dio»
Un altro disse: «Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa»
Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio»

10

Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi
Diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe
Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi
non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada
In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa
Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi
Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l'operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi
curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio
Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle piazze e dite
Anche la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino
Io vi dico che in quel giorno Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città
Guai a te, Corazin, guai a te, Betsàida! Perché se in Tiro e Sidone fossero stati compiuti i miracoli compiuti tra voi, gia da tempo si sarebbero convertiti vestendo il sacco e coprendosi di cenere
Perciò nel giudizio Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi
E tu, Cafarnao, Fino agli inferi sarai precipitata
Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato»
I settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome»
Egli disse: «Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore
Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrà danneggiare
Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli»
In quello stesso istante Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: «Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto
Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare»
E volgendosi ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete
Vi dico che molti profeti e re hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, ma non lo videro, e udire ciò che voi udite, ma non l'udirono»
Un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?»
Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?»
Costui rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso»
E Gesù: «Hai risposto bene; fà questo e vivrai»
Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?»
Gesù riprese: spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto
Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte
Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre
Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione
Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui
Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno
Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?»
Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Và e anche tu fà lo stesso»
Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa
Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola
Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse: «Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti»
Ma Gesù le rispose: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose
ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta»

11

Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli»
Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite: venga il tuo regno
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano
e perdonaci i nostri peccati, perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore, e non ci indurre in tentazione»
Poi aggiunse: «Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte a dirgli: Amico, prestami tre pani
perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti
e se quegli dall'interno gli risponde: Non m'importunare, la porta è gia chiusa e i miei bambini sono a letto con me, non posso alzarmi per darteli
vi dico che, se anche non si alzerà a darglieli per amicizia, si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono almeno per la sua insistenza
Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto
Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe
O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione
Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!»
Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle rimasero meravigliate
Ma alcuni dissero: «E' in nome di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni»
Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo
Egli, conoscendo i loro pensieri, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull'altra
Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl
Ma se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri discepoli in nome di chi li scacciano? Perciò essi stessi saranno i vostri giudici
Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di Dio
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, tutti i suoi beni stanno al sicuro
Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via l'armatura nella quale confidava e ne distribuisce il bottino
Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde
Quando lo spirito immondo esce dall'uomo, si aggira per luoghi aridi in cerca di riposo e, non trovandone, dice: Ritornerò nella mia casa da cui sono uscito
Venuto, la trova spazzata e adorna
Allora va, prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui ed essi entrano e vi alloggiano e la condizione finale di quell'uomo diventa peggiore della prima»
Mentre diceva questo, una donna alzò la voce di mezzo alla folla e disse: «Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!»
Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!»
Mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato nessun segno fuorché il segno di Giona
Poiché come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione
La regina del sud sorgerà nel giudizio insieme con gli uomini di questa generazione e li condannerà; perché essa venne dalle estremità della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, ben più di Salomone c'è qui
Quelli di Nìnive sorgeranno nel giudizio insieme con questa generazione e la condanneranno; perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, ben più di Giona c'è qui
Nessuno accende una lucerna e la mette in luogo nascosto o sotto il moggio, ma sopra il lucerniere, perché quanti entrano vedano la luce
La lucerna del tuo corpo è l'occhio. Se il tuo occhio è sano, anche il tuo corpo è tutto nella luce; ma se è malato, anche il tuo corpo è nelle tenebre
Bada dunque che la luce che è in te non sia tenebra
Se il tuo corpo è tutto luminoso senza avere alcuna parte nelle tenebre, tutto sarà luminoso, come quando la lucerna ti illumina con il suo bagliore»
Dopo che ebbe finito di parlare, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli entrò e si mise a tavola
Il fariseo si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo
Allora il Signore gli disse: «Voi farisei purificate l'esterno della coppa e del piatto, ma il vostro interno è pieno di rapina e di iniquità
Stolti! Colui che ha fatto l'esterno non ha forse fatto anche l'interno
Piuttosto date in elemosina quel che c'è dentro, ed ecco, tutto per voi sarà mondo
Ma guai a voi, farisei, che pagate la decima della menta, della ruta e di ogni erbaggio, e poi trasgredite la giustizia e l'amore di Dio. Queste cose bisognava curare senza trascurare le altre
Guai a voi, farisei, che avete cari i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze
Guai a voi perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo»
Uno dei dottori della legge intervenne: «Maestro, dicendo questo, offendi anche noi»
Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito
Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi
Così voi date testimonianza e approvazione alle opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite loro i sepolcri
Per questo la sapienza di Dio ha detto: Manderò a loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno
perché sia chiesto conto a questa generazione del sangue di tutti i profeti, versato fin dall'inizio del mondo
dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l'altare e il santuario. Sì, vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione
Guai a voi, dottori della legge, che avete tolto la chiave della scienza. Voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare l'avete impedito»
Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo ostilmente e a farlo parlare su molti argomenti
tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca

12

Nel frattempo, radunatesi migliaia di persone che si calpestavano a vicenda, Gesù cominciò a dire anzitutto ai discepoli: «Guardatevi dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia
Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto
Pertanto ciò che avrete detto nelle tenebre, sarà udito in piena luce; e ciò che avrete detto all'orecchio nelle stanze più interne, sarà annunziato sui tetti
A voi miei amici, dico: Non temete coloro che uccidono il corpo e dopo non possono far più nulla
Vi mostrerò invece chi dovete temere: temete Colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geenna. Sì, ve lo dico, temete Costui
Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio
Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete, voi valete più di molti passeri
Inoltre vi dico: Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio
ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio
Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato
Quando vi condurranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi come discolparvi o che cosa dire
perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire»
Uno della folla gli disse: «Maestro, dì a mio fratello che divida con me l'eredità»
Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?»
E disse loro: «Guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia, perché anche se uno è nell'abbondanza la sua vita non dipende dai suoi beni»
Disse poi una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un buon raccolto
Egli ragionava tra sé: Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti
E disse: Farò così: demolirò i miei magazzini e ne costruirò di più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni
Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e datti alla gioia
Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato di chi sarà
Così è di chi accumula tesori per sé, e non arricchisce davanti a Dio»
Poi disse ai discepoli: «Per questo io vi dico: Non datevi pensiero per la vostra vita, di quello che mangerete; né per il vostro corpo, come lo vestirete
La vita vale più del cibo e il corpo più del vestito
Guardate i corvi: non seminano e non mietono, non hanno ripostiglio né granaio, e Dio li nutre. Quanto più degli uccelli voi valete
Chi di voi, per quanto si affanni, può aggiungere un'ora sola alla sua vita
Se dunque non avete potere neanche per la più piccola cosa, perché vi affannate del resto
Guardate i gigli, come crescono: non filano, non tessono: eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro
Se dunque Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani si getta nel forno, quanto più voi, gente di poca fede
Non cercate perciò che cosa mangerete e berrete, e non state con l'animo in ansia
di tutte queste cose si preoccupa la gente del mondo; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno
Cercate piuttosto il regno di Dio, e queste cose vi saranno date in aggiunta
Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno
Vendete ciò che avete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli, dove i ladri non arrivano e la tignola non consuma
Perché dove è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore
Siate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese
siate simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli subito, appena arriva e bussa
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità vi dico, si cingerà le sue vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli
E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell'alba, li troverà così, beati loro
Sappiate bene questo: se il padrone di casa sapesse a che ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa
Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non pensate»
Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?»
Il Signore rispose: «Qual è dunque l'amministratore fedele e saggio, che il Signore porrà a capo della sua servitù, per distribuire a tempo debito la razione di cibo
Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà al suo lavoro
In verità vi dico, lo metterà a capo di tutti i suoi averi
Ma se quel servo dicesse in cuor suo: Il padrone tarda a venire, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi
il padrone di quel servo arriverà nel giorno in cui meno se l'aspetta e in un'ora che non sa, e lo punirà con rigore assegnandogli il posto fra gli infedeli
Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse
quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più
Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse gia acceso
C'è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto
Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione
D'ora innanzi in una casa di cinque person
si divideranno tre contro due e due contro tre; madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera»
Diceva ancora alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade
E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade
Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo
E perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto
Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada procura di accordarti con lui, perché non ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all'esecutore e questi ti getti in prigione
Ti assicuro, non ne uscirai finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo»

13

In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici
Prendendo la parola, Gesù rispose: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte
No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo
O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme
No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo»
Disse anche questa parabola: «Un tale aveva un fico piantato nella vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò
Allora disse al vignaiolo: Ecco, son tre anni che vengo a cercare frutti su questo fico, ma non ne trovo. Taglialo. Perché deve sfruttare il terreno
Ma quegli rispose: Padrone, lascialo ancora quest'anno finché io gli zappi attorno e vi metta il concim
e vedremo se porterà frutto per l'avvenire; se no, lo taglierai»
Una volta stava insegnando in una sinagoga il giorno di sabato
C'era là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la teneva inferma; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo
Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei libera dalla tua infermità»
e le impose le mani. Subito quella si raddrizzò e glorificava Dio
Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, rivolgendosi alla folla disse: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi curare e non in giorno di sabato»
Il Signore replicò: «Ipocriti, non scioglie forse, di sabato, ciascuno di voi il bue o l'asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi
E questa figlia di Abramo, che satana ha tenuto legata diciott'anni, non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?»
Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute
Diceva dunque: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo rassomiglierò
E' simile a un granellino di senapa, che un uomo ha preso e gettato nell'orto; poi è cresciuto e diventato un arbusto, e gli uccelli del cielo si sono posati tra i suoi rami»
E ancora: «A che cosa rassomiglierò il regno di Dio
E' simile al lievito che una donna ha preso e nascosto in tre staia di farina, finché sia tutta fermentata»
Passava per città e villaggi, insegnando, mentre camminava verso Gerusalemme
Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Rispose
«Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno
Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: Signore, aprici. Ma egli vi risponderà: Non vi conosco, non so di dove siete
Allora comincerete a dire: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze
Ma egli dichiarerà: Vi dico che non so di dove siete. Allontanatevi da me voi tutti operatori d'iniquità
Là ci sarà pianto e stridore di denti quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio e voi cacciati fuori
Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio
Ed ecco, ci sono alcuni tra gli ultimi che saranno primi e alcuni tra i primi che saranno ultimi»
In quel momento si avvicinarono alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere»
Egli rispose: «Andate a dire a quella volpe: Ecco, io scaccio i demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno avrò finito
Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io vada per la mia strada, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme
Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che sono mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una gallina la sua covata sotto le ali e voi non avete voluto
Ecco, la vostra casa vi viene lasciata deserta! Vi dico infatti che non mi vedrete più fino al tempo in cui direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!»

14

Un sabato era entrato in casa di uno dei capi dei farisei per pranzare e la gente stava ad osservarlo
Davanti a lui stava un idropico
Rivolgendosi ai dottori della legge e ai farisei, Gesù disse: «E' lecito o no curare di sabato?»
Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò
Poi disse: «Chi di voi, se un asino o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà subito fuori in giorno di sabato?»
E non potevano rispondere nulla a queste parole
Osservando poi come gli invitati sceglievano i primi posti, disse loro una parabola
«Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più ragguardevole di t
e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: Cedigli il posto! Allora dovrai con vergogna occupare l'ultimo posto
Invece quando sei invitato, và a metterti all'ultimo posto, perché venendo colui che ti ha invitato ti dica: Amico, passa più avanti. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali
Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato»
Disse poi a colui che l'aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i ricchi vicini, perché anch'essi non ti invitino a loro volta e tu abbia il contraccambio
Al contrario, quando dai un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi
e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti»
Uno dei commensali, avendo udito ciò, gli disse: «Beato chi mangerà il pane nel regno di Dio!»
Gesù rispose: «Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti
All'ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: Venite, è pronto
Ma tutti, all'unanimità, cominciarono a scusarsi. Il primo disse: Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego, considerami giustificato
Un altro disse: Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego, considerami giustificato
Un altro disse: Ho preso moglie e perciò non posso venire
Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al padrone. Allora il padrone di casa, irritato, disse al servo: Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui poveri, storpi, ciechi e zoppi
Il servo disse: Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c'è ancora posto
Il padrone allora disse al servo: Esci per le strade e lungo le siepi, spingili a entrare, perché la mia casa si riempia
Perché vi dico: Nessuno di quegli uomini che erano stati invitati assaggerà la mia cena»
Siccome molta gente andava con lui, egli si voltò e disse
«Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo
Chi non porta la propria croce e non viene dietro di me, non può essere mio discepolo
Chi di voi, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolarne la spesa, se ha i mezzi per portarla a compimento
Per evitare che, se getta le fondamenta e non può finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo
Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila
Se no, mentre l'altro è ancora lontano, gli manda un'ambasceria per la pace
Così chiunque di voi non rinunzia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo
Il sale è buono, ma se anche il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si salerà
Non serve né per la terra né per il concime e così lo buttano via. Chi ha orecchi per intendere, intenda»

15

Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo
I farisei e gli scribi mormoravano: «Costui riceve i peccatori e mangia con loro»
Allora egli disse loro questa parabola
«Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova
Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento
va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta
Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione
O quale donna, se ha dieci dramme e ne perde una, non accende la lucerna e spazza la casa e cerca attentamente finché non la ritrova
E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo: Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta
Così, vi dico, c'è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte»
Disse ancora: «Un uomo aveva due figli
Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze
Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto
Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno
Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci
Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava
Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame
Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te
non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni
Partì e si incamminò verso suo padre. gli si gettò al collo e lo baciò
Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio
Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi
Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa
perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze
chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò
Il servo gli rispose: E' tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo
Egli si arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo
Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici
Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso
Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo
ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato»

16

Diceva anche ai discepoli: «C'era un uomo ricco che aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi
Lo chiamò e gli disse: Che è questo che sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non puoi più essere amministratore
L'amministratore disse tra sé: Che farò ora che il mio padrone mi toglie l'amministrazione? Zappare, non ho forza, mendicare, mi vergogno
So io che cosa fare perché, quando sarò stato allontanato dall'amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua
Chiamò uno per uno i debitori del padrone e disse al primo
Tu quanto devi al mio padrone? Quello rispose: Cento barili d'olio. Gli disse: Prendi la tua ricevuta, siediti e scrivi subito cinquanta
Poi disse a un altro: Tu quanto devi? Rispose: Cento misure di grano. Gli disse: Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta
Il padrone lodò quell'amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce
Ebbene, io vi dico: Procuratevi amici con la disonesta ricchezza, perché, quand'essa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne
Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto
Se dunque non siete stati fedeli nella disonesta ricchezza, chi vi affiderà quella vera
E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra
Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire a Dio e a mammona»
I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si beffavano di lui
Egli disse: «Voi vi ritenete giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che è esaltato fra gli uomini è cosa detestabile davanti a Dio
La Legge e i Profeti fino a Giovanni; da allora in poi viene annunziato il regno di Dio e ognuno si sforza per entrarvi
E' più facile che abbiano fine il cielo e la terra, anziché cada un solo trattino della Legge
Chiunque ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio; chi sposa una donna ripudiata dal marito, commette adulterio
C'era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente
Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe
bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe
Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto
Stando nell'inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui
Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura
Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti
Per di più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi
E quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre
perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento
Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro
E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno
Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi»

17

Disse ancora ai suoi discepoli: «E' inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per cui avvengono
E' meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli
State attenti a voi stessi! Se un tuo fratello pecca, rimproveralo; ma se si pente, perdonagli
E se pecca sette volte al giorno contro di te e sette volte ti dice: Mi pento, tu gli perdonerai»
Gli apostoli dissero al Signore
«Aumenta la nostra fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe
Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà quando rientra dal campo: Vieni subito e mettiti a tavola
Non gli dirà piuttosto: Preparami da mangiare, rimboccati la veste e servimi, finché io abbia mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai anche tu
Si riterrà obbligato verso il suo servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare»
Durante il viaggio verso Gerusalemme, Gesù attraversò la Samaria e la Galilea
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi i quali, fermatisi a distanza
alzarono la voce, dicendo: «Gesù maestro, abbi pietà di noi!»
Appena li vide, Gesù disse: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono sanati
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce
e si gettò ai piedi di Gesù per ringraziarlo. Era un Samaritano
Ma Gesù osservò: «Non sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove sono
Non si è trovato chi tornasse a render gloria a Dio, all'infuori di questo straniero?». E gli disse
«Alzati e và; la tua fede ti ha salvato!»
Interrogato dai farisei: «Quando verrà il regno di Dio?», rispose
«Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!»
Disse ancora ai discepoli: «Verrà un tempo in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell'uomo, ma non lo vedrete
Vi diranno: Eccolo là, o: eccolo qua; non andateci, non seguiteli
Perché come il lampo, guizzando, brilla da un capo all'altro del cielo, così sarà il Figlio dell'uomo nel suo giorno
Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga ripudiato da questa generazione
Come avvenne al tempo di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell'uomo
mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca e venne il diluvio e li fece perire tutti
Come avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano
ma nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti
Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo si rivelerà
In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza, se le sue cose sono in casa, non scenda a prenderle; così chi si troverà nel campo, non torni indietro
Ricordatevi della moglie di Lot
Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà
Vi dico: in quella notte due si troveranno in un letto: l'uno verrà preso e l'altro lasciato
due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l'una verrà presa e l'altra lasciata»
Allora i discepoli gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, là si raduneranno anche gli avvoltoi»

18

Disse loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi
«C'era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno
In quella città c'era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario
Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno
poiché questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi»
E il Signore soggiunse: «Avete udito ciò che dice il giudice disonesto
E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui, e li farà a lungo aspettare
Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?»
Disse ancora questa parabola per alcuni che presumevano di esser giusti e disprezzavano gli altri
«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano
Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano
Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo
Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore
Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato»
Gli presentavano anche i bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli, vedendo ciò, li rimproveravano
Allora Gesù li fece venire avanti e disse: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio
In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà»
Un notabile lo interrogò: «Maestro buono, che devo fare per ottenere la vita eterna?»
Gesù gli rispose: «Perché mi dici buono? Nessuno è buono, se non uno solo, Dio
Tu conosci i comandamenti: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non testimoniare il falso, onora tuo padre e tua madre»
Costui disse: «Tutto questo l'ho osservato fin dalla mia giovinezza»
Udito ciò, Gesù gli disse: «Una cosa ancora ti manca: vendi tutto quello che hai, distribuiscilo ai poveri e avrai un tesoro nei cieli; poi vieni e seguimi»
Ma quegli, udite queste parole, divenne assai triste, perché era molto ricco
Quando Gesù lo vide, disse: «Quant'è difficile, per coloro che possiedono ricchezze entrare nel regno di Dio
E' più facile per un cammello passare per la cruna di un ago che per un ricco entrare nel regno di Dio!»
Quelli che ascoltavano dissero: «Allora chi potrà essere salvato?»
Rispose: «Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio»
Pietro allora disse: «Noi abbiamo lasciato tutte le nostre cose e ti abbiamo seguito»
Ed egli rispose: «In verità vi dico, non c'è nessuno che abbia lasciato casa o moglie o fratelli o genitori o figli per il regno di Dio
che non riceva molto di più nel tempo presente e la vita eterna nel tempo che verrà»
Poi prese con sé i Dodici e disse loro: «Ecco, noi andiamo a Gerusalemme, e tutto ciò che fu scritto dai profeti riguardo al Figlio dell'uomo si compirà
Sarà consegnato ai pagani, schernito, oltraggiato, coperto di sput
e, dopo averlo flagellato, lo uccideranno e il terzo giorno risorgerà»
Ma non compresero nulla di tutto questo; quel parlare restava oscuro per loro e non capivano ciò che egli aveva detto
Mentre si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto a mendicare lungo la strada
Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse
Gli risposero: «Passa Gesù il Nazareno!»
Allora incominciò a gridare: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!»
Quelli che camminavano avanti lo sgridavano, perché tacesse; ma lui continuava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!»
Gesù allora si fermò e ordinò che glielo conducessero. Quando gli fu vicino, gli domandò
«Che vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io riabbia la vista»
E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato»
Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo lodando Dio. E tutto il popolo, alla vista di ciò, diede lode a Dio

19

Entrato in Gerico, attraversava la città
Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco
cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura
Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là
Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua»
In fretta scese e lo accolse pieno di gioia
Vedendo ciò, tutti mormoravano: «E' andato ad alloggiare da un peccatore!»
Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto»
Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo
il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto»
Mentre essi stavano ad ascoltare queste cose, Gesù disse ancora una parabola perché era vicino a Gerusalemme ed essi credevano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all'altro
Disse dunque: «Un uomo di nobile stirpe partì per un paese lontano per ricevere un titolo regale e poi ritornare
Chiamati dieci servi, consegnò loro dieci mine, dicendo: Impiegatele fino al mio ritorno
Ma i suoi cittadini lo odiavano e gli mandarono dietro un'ambasceria a dire: Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi
Quando fu di ritorno, dopo aver ottenuto il titolo di re, fece chiamare i servi ai quali aveva consegnato il denaro, per vedere quanto ciascuno avesse guadagnato
Si presentò il primo e disse: Signore, la tua mina ha fruttato altre dieci mine
Gli disse: Bene, bravo servitore; poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città
Poi si presentò il secondo e disse: La tua mina, signore, ha fruttato altre cinque mine
Anche a questo disse: Anche tu sarai a capo di cinque città
Venne poi anche l'altro e disse: Signore, ecco la tua mina, che ho tenuta riposta in un fazzoletto
avevo paura di te che sei un uomo severo e prendi quello che non hai messo in deposito, mieti quello che non hai seminato
Gli rispose: Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato
perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l'avrei riscosso con gli interessi
Disse poi ai presenti: Toglietegli la mina e datela a colui che ne ha diec
Gli risposero: Signore, ha gia dieci mine
Vi dico: A chiunque ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha
E quei miei nemici che non volevano che diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me»
Dette queste cose, Gesù proseguì avanti agli altri salendo verso Gerusalemme
Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli dicendo
«Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale nessuno è mai salito; scioglietelo e portatelo qui
E se qualcuno vi chiederà: Perché lo sciogliete?, direte così: Il Signore ne ha bisogno»
Gli inviati andarono e trovarono tutto come aveva detto
Mentre scioglievano il puledro, i proprietari dissero loro: «Perché sciogliete il puledro?»
Essi risposero: «Il Signore ne ha bisogno»
Lo condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù
Via via che egli avanzava, stendevano i loro mantelli sulla strada
Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, esultando, cominciò a lodare Dio a gran voce, per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo
«Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore. Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli!»
Alcuni farisei tra la folla gli dissero: «Maestro, rimprovera i tuoi discepoli»
Ma egli rispose: «Vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre»
Quando fu vicino, alla vista della città, pianse su di essa, dicendo
«Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, la via della pace. Ma ormai è stata nascosta ai tuoi occhi
Giorni verranno per te in cui i tuoi nemici ti cingeranno di trincee, ti circonderanno e ti stringeranno da ogni parte
abbatteranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata»
Entrato poi nel tempio, cominciò a cacciare i venditori
dicendo: «Sta scritto: Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri!»
Ogni giorno insegnava nel tempio. I sommi sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo perire e così anche i notabili del popolo
ma non sapevano come fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue parole

20

Un giorno, mentre istruiva il popolo nel tempio e annunziava la parola di Dio, si avvicinarono i sommi sacerdoti e gli scribi con gli anziani e si rivolsero a lui dicendo
«Dicci con quale autorità fai queste cose o chi è che t'ha dato quest'autorità»
E Gesù disse loro: «Vi farò anch'io una domanda e voi rispondetemi
Il battesimo di Giovanni veniva dal Cielo o dagli uomini?»
Allora essi discutevano fra loro: «Se diciamo "dal Cielo", risponderà: "Perché non gli avete creduto?"
E se diciamo "dagli uomini", tutto il popolo ci lapiderà, perché è convinto che Giovanni è un profeta»
Risposero quindi di non saperlo
E Gesù disse loro: «Nemmeno io vi dico con quale autorità faccio queste cose»
Poi cominciò a dire al popolo questa parabola: «Un uomo piantò una vigna, l'affidò a dei coltivatori e se ne andò lontano per molto tempo
A suo tempo, mandò un servo da quei coltivatori perché gli dessero una parte del raccolto della vigna. Ma i coltivatori lo percossero e lo rimandarono a mani vuote
Mandò un altro servo, ma essi percossero anche questo, lo insultarono e lo rimandarono a mani vuote
Ne mandò ancora un terzo, ma anche questo lo ferirono e lo cacciarono
Disse allora il padrone della vigna: Che devo fare? Manderò il mio unico figlio; forse di lui avranno rispetto
Quando lo videro, i coltivatori discutevano fra loro dicendo: Costui è l'erede. Uccidiamolo e così l'eredità sarà nostra
E lo cacciarono fuori della vigna e l'uccisero. Che cosa farà dunque a costoro il padrone della vigna
Verrà e manderà a morte quei coltivatori, e affiderà ad altri la vigna». Ma essi, udito ciò, esclamarono: «Non sia mai!»
Allora egli si volse verso di loro e disse: «Che cos'è dunque ciò che è scritto: è diventata testata d'angolo
Chiunque cadrà su quella pietra si sfracellerà e a chi cadrà addosso, lo stritolerà»
Gli scribi e i sommi sacerdoti cercarono allora di mettergli addosso le mani, ma ebbero paura del popolo. Avevano capito che quella parabola l'aveva detta per loro
Postisi in osservazione, mandarono informatori, che si fingessero persone oneste, per coglierlo in fallo nelle sue parole e poi consegnarlo all'autorità e al potere del governatore
Costoro lo interrogarono: «Maestro, sappiamo che parli e insegni con rettitudine e non guardi in faccia a nessuno, ma insegni secondo verità la via di Dio
E' lecito che noi paghiamo il tributo a Cesare?»
Conoscendo la loro malizia, disse
«Mostratemi un denaro: di chi è l'immagine e l'iscrizione?». Risposero: «Di Cesare»
Ed egli disse: «Rendete dunque a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio»
Così non poterono coglierlo in fallo davanti al popolo e, meravigliati della sua risposta, tacquero
Gli si avvicinarono poi alcuni sadducei, i quali negano che vi sia la risurrezione, e gli posero questa domanda
«Maestro, Mosè ci ha prescritto: Se a qualcuno muore un fratello che ha moglie, ma senza figli, suo fratello si prenda la vedova e dia una discendenza al proprio fratello
C'erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli
Allora la prese il second
e poi il terzo e così tutti e sette; e morirono tutti senza lasciare figli
Da ultimo anche la donna morì
Questa donna dunque, nella risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l'hanno avuta in moglie»
Gesù rispose: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito
ma quelli che sono giudicati degni dell'altro mondo e della risurrezione dai morti, non prendono moglie né marito
e nemmeno possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, essendo figli della risurrezione, sono figli di Dio
Che poi i morti risorgono, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando chiama il Signore: Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe
Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi; perché tutti vivono per lui»
Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene»
E non osavano più fargli alcuna domanda
Egli poi disse loro: «Come mai dicono che il Cristo è figlio di Davide
se Davide stesso nel libro dei Salmi dice: siedi alla mia destra
finché io ponga i tuoi nemici come sgabello ai tuoi piedi
Davide dunque lo chiama Signore; perciò come può essere suo figlio?»
E mentre tutto il popolo ascoltava, disse ai discepoli
«Guardatevi dagli scribi che amano passeggiare in lunghe vesti e hanno piacere di esser salutati nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei conviti
divorano le case delle vedove, e in apparenza fanno lunghe preghiere. Essi riceveranno una condanna più severa»

21

Alzati gli occhi, vide alcuni ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro
Vide anche una vedova povera che vi gettava due spicciol
e disse: «In verità vi dico: questa vedova, povera, ha messo più di tutti
Tutti costoro, infatti, han deposto come offerta del loro superfluo, questa invece nella sua miseria ha dato tutto quanto aveva per vivere»
Mentre alcuni parlavano del tempio e delle belle pietre e dei doni votivi che lo adornavano, disse
«Verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate, non resterà pietra su pietra che non venga distrutta»
Gli domandarono: «Maestro, quando accadrà questo e quale sarà il segno che ciò sta per compiersi?»
Rispose: «Guardate di non lasciarvi ingannare. Molti verranno sotto il mio nome dicendo: "Sono io" e: "Il tempo è prossimo"; non seguiteli
Quando sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate. Devono infatti accadere prima queste cose, ma non sarà subito la fine»
Poi disse loro: «Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno
e vi saranno di luogo in luogo terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandi dal cielo
Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome
Questo vi darà occasione di render testimonianza
Mettetevi bene in mente di non preparare prima la vostra difesa
io vi darò lingua e sapienza, a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere, né controbattere
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e metteranno a morte alcuni di voi
sarete odiati da tutti per causa del mio nome
Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà
Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime
Ma quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, sappiate allora che la sua devastazione è vicina
Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano ai monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli in campagna non tornino in città
saranno infatti giorni di vendetta, perché tutto ciò che è stato scritto si compia
Guai alle donne che sono incinte e allattano in quei giorni, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo
Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri tra tutti i popoli; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani siano compiuti
Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti
mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte
Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande
Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina»
E disse loro una parabola: «Guardate il fico e tutte le piante
quando gia germogliano, guardandoli capite da voi stessi che ormai l'estate è vicina
Così pure, quando voi vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino
In verità vi dico: non passerà questa generazione finché tutto ciò sia avvenuto
Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno
State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso
come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra
Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo»
Durante il giorno insegnava nel tempio, la notte usciva e pernottava all'aperto sul monte detto degli Ulivi
E tutto il popolo veniva a lui di buon mattino nel tempio per ascoltarlo

22

Si avvicinava la festa degli Azzimi, chiamata Pasqua
e i sommi sacerdoti e gli scribi cercavano come toglierlo di mezzo, poiché temevano il popolo
Allora satana entrò in Giuda, detto Iscariota, che era nel numero dei Dodici
Ed egli andò a discutere con i sommi sacerdoti e i capi delle guardie sul modo di consegnarlo nelle loro mani
Essi si rallegrarono e si accordarono di dargli del denaro
Egli fu d'accordo e cercava l'occasione propizia per consegnarlo loro di nascosto dalla folla
Venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva immolare la vittima di Pasqua
Gesù mandò Pietro e Giovanni dicendo: «Andate a preparare per noi la Pasqua, perché possiamo mangiare»
Gli chiesero: «Dove vuoi che la prepariamo?»
Ed egli rispose: «Appena entrati in città, vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d'acqua. Seguitelo nella casa dove entrer
e direte al padrone di casa: Il Maestro ti dice: Dov'è la stanza in cui posso mangiare la Pasqua con i miei discepoli
Egli vi mostrerà una sala al piano superiore, grande e addobbata; là preparate»
Essi andarono e trovarono tutto come aveva loro detto e prepararono la Pasqua
Quando fu l'ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui
e disse: «Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione
poiché vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio»
E preso un calice, rese grazie e disse: «Prendetelo e distribuitelo tra voi
poiché vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non venga il regno di Dio»
Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me»
Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi»
«Ma ecco, la mano di chi mi tradisce è con me, sulla tavola
Il Figlio dell'uomo se ne va, secondo quanto è stabilito; ma guai a quell'uomo dal quale è tradito!»
Allora essi cominciarono a domandarsi a vicenda chi di essi avrebbe fatto ciò
Sorse anche una discussione, chi di loro poteva esser considerato il più grande
Egli disse: «I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno il potere su di esse si fanno chiamare benefattori
Per voi però non sia così; ma chi è il più grande tra voi diventi come il più piccolo e chi governa come colui che serve
Infatti chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve
Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove
e io preparo per voi un regno, come il Padre l'ha preparato per me
perché possiate mangiare e bere alla mia mensa nel mio regno e siederete in trono a giudicare le dodici tribù di Israele
Simone, Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano
ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli»
E Pietro gli disse: «Signore, con te sono pronto ad andare in prigione e alla morte»
Gli rispose: «Pietro, io ti dico: non canterà oggi il gallo prima che tu per tre volte avrai negato di conoscermi»
Poi disse: «Quando vi ho mandato senza borsa, né bisaccia, né sandali, vi è forse mancato qualcosa?». Risposero: «Nulla»
Ed egli soggiunse: «Ma ora, chi ha una borsa la prenda, e così una bisaccia; chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una
Perché vi dico: deve compiersi in me questa parola della Scrittura: E fu annoverato tra i malfattori. Infatti tutto quello che mi riguarda volge al suo termine»
Ed essi dissero: «Signore, ecco qui due spade». Ma egli rispose «Basta!»
Uscito se ne andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono
Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate, per non entrare in tentazione»
Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e, inginocchiatosi, pregava
«Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà»
Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo
In preda all'angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra
Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza
E disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione»
Mentre egli ancora parlava, ecco una turba di gente; li precedeva colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, e si accostò a Gesù per baciarlo
Gesù gli disse: «Giuda, con un bacio tradisci il Figlio dell'uomo?»
Allora quelli che eran con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: «Signore, dobbiamo colpire con la spada?»
E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli staccò l'orecchio destro
Ma Gesù intervenne dicendo: «Lasciate, basta così!». E toccandogli l'orecchio, lo guarì
Poi Gesù disse a coloro che gli eran venuti contro, sommi sacerdoti, capi delle guardie del tempio e anziani: «Siete usciti con spade e bastoni come contro un brigante
Ogni giorno ero con voi nel tempio e non avete steso le mani contro di me; ma questa è la vostra ora, è l'impero delle tenebre»
Dopo averlo preso, lo condussero via e lo fecero entrare nella casa del sommo sacerdote. Pietro lo seguiva da lontano
Siccome avevano acceso un fuoco in mezzo al cortile e si erano seduti attorno, anche Pietro si sedette in mezzo a loro
Vedutolo seduto presso la fiamma, una serva fissandolo disse: «Anche questi era con lui»
Ma egli negò dicendo: «Donna, non lo conosco!»
Poco dopo un altro lo vide e disse: «Anche tu sei di loro!». Ma Pietro rispose: «No, non lo sono!»
Passata circa un'ora, un altro insisteva: «In verità, anche questo era con lui; è anche lui un Galileo»
Ma Pietro disse: «O uomo, non so quello che dici». E in quell'istante, mentre ancora parlava, un gallo cantò
Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro, e Pietro si ricordò delle parole che il Signore gli aveva detto: «Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte»
E, uscito, pianse amaramente
Frattanto gli uomini che avevano in custodia Gesù lo schernivano e lo percuotevano
lo bendavano e gli dicevano: «Indovina: chi ti ha colpito?»
E molti altri insulti dicevano contro di lui
Appena fu giorno, si riunì il consiglio degli anziani del popolo, con i sommi sacerdoti e gli scribi; lo condussero davanti al sinedrio e gli dissero
«Se tu sei il Cristo, diccelo». Gesù rispose: «Anche se ve lo dico, non mi crederete
se vi interrogo, non mi risponderete
Ma da questo momento starà il Figlio dell'uomo seduto alla destra della potenza di Dio»
Allora tutti esclamarono: «Tu dunque sei il Figlio di Dio?». Ed egli disse loro: «Lo dite voi stessi: io lo sono»
Risposero: «Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? L'abbiamo udito noi stessi dalla sua bocca»

23

Tutta l'assemblea si alzò, lo condussero da Pilat
e cominciarono ad accusarlo: «Abbiamo trovato costui che sobillava il nostro popolo, impediva di dare tributi a Cesare e affermava di essere il Cristo re»
Pilato lo interrogò: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici»
Pilato disse ai sommi sacerdoti e alla folla: «Non trovo nessuna colpa in quest'uomo»
Ma essi insistevano: «Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea fino a qui»
Udito ciò, Pilato domandò se era Galile
e, saputo che apparteneva alla giurisdizione di Erode, lo mandò da Erode che in quei giorni si trovava anch'egli a Gerusalemme
Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto, perché da molto tempo desiderava vederlo per averne sentito parlare e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui
Lo interrogò con molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla
C'erano là anche i sommi sacerdoti e gli scribi, e lo accusavano con insistenza
Allora Erode, con i suoi soldati, lo insultò e lo schernì, poi lo rivestì di una splendida veste e lo rimandò a Pilato
In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici; prima infatti c'era stata inimicizia tra loro
Pilato, riuniti i sommi sacerdoti, le autorità e il popolo
disse: «Mi avete portato quest'uomo come sobillatore del popolo; ecco, l'ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in lui nessuna colpa di quelle di cui lo accusate
e neanche Erode, infatti ce l'ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la morte
Perciò, dopo averlo severamente castigato, lo rilascerò»
Ma essi si misero a gridare tutti insieme: «A morte costui! Dacci libero Barabba!»
Questi era stato messo in carcere per una sommossa scoppiata in città e per omicidio
Pilato parlò loro di nuovo, volendo rilasciare Gesù
Ma essi urlavano: «Crocifiggilo, crocifiggilo!»
Ed egli, per la terza volta, disse loro: «Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato nulla in lui che meriti la morte. Lo castigherò severamente e poi lo rilascerò»
Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso; e le loro grida crescevano
Pilato allora decise che la loro richiesta fosse eseguita
Rilasciò colui che era stato messo in carcere per sommossa e omicidio e che essi richiedevano, e abbandonò Gesù alla loro volontà
Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirène che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù
Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui
Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli
Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato
Allora cominceranno a dire ai monti
Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?»
Venivano condotti insieme con lui anche due malfattori per essere giustiziati
Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra
Gesù diceva: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno»
Il popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: «Ha salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto»
Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli dell'aceto, e dicevano
«Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso»
C'era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!»
Ma l'altro lo rimproverava: «Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena
Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male»
E aggiunse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno»
Gli rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso»
Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio
Il velo del tempio si squarciò nel mezzo
Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo spirò
Visto ciò che era accaduto, il centurione glorificava Dio: «Veramente quest'uomo era giusto»
Anche tutte le folle che erano accorse a questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornavano percuotendosi il petto
Tutti i suoi conoscenti assistevano da lontano e così le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, osservando questi avvenimenti
C'era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona buona e giusta
Non aveva aderito alla decisione e all'operato degli altri. Egli era di Arimatèa, una città dei Giudei, e aspettava il regno di Dio
Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù
Lo calò dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo depose in una tomba scavata nella roccia, nella quale nessuno era stato ancora deposto
Era il giorno della parascève e gia splendevano le luci del sabato
Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono la tomba e come era stato deposto il corpo di Gesù
poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo secondo il comandamento

24

Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato
Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro
ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù
Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti
Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto a terra, essi dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo
Non è qui, è risuscitato. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea
dicendo che bisognava che il Figlio dell'uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno»
Ed esse si ricordarono delle sue parole
E, tornate dal sepolcro, annunziarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri
Erano Maria di Màgdala, Giovanna e Maria di Giacomo. Anche le altre che erano insieme lo raccontarono agli apostoli
Quelle parole parvero loro come un vaneggiamento e non credettero ad esse
Pietro tuttavia corse al sepolcro e chinatosi vide solo le bende. E tornò a casa pieno di stupore per l'accaduto
Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus
e conversavano di tutto quello che era accaduto
Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro
Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo
Ed egli disse loro: «Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?». Si fermarono, col volto triste
uno di loro, di nome Clèopa, gli disse: «Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?»
Domandò: «Che cosa?». Gli risposero: «Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo
come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l'hanno crocifisso
Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute
Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcr
e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo
Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevan detto le donne, ma lui non l'hanno visto»
Ed egli disse loro: «Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti
Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?»
E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui
Quando furon vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano
Ma essi insistettero: «Resta con noi perché si fa sera e il giorno gia volge al declino». Egli entrò per rimanere con loro
Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro
Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista
Ed essi si dissero l'un l'altro: «Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?»
E partirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro
i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone»
Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!»
Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma
Ma egli disse: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore
Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho»
Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi
Ma poiché per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?»
Gli offrirono una porzione di pesce arrostito
egli lo prese e lo mangiò davanti a loro
Poi disse: «Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi»
Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture e disse
«Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorn
e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme
Di questo voi siete testimoni
E io manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto»
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse
Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo
Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia
e stavano sempre nel tempio lodando Dio

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TextGrid Repository (2025). Italian Collection. Luke (Italian). Luke (Italian). Multilingual Parallel Bible Corpus. Multilingual Bible Corpus. https://hdl.handle.net/21.11113/0000-0016-9F68-1